Come aprire un B&B: la nostra assistenza
Come aprire un B&B a Roma? Sai quali documenti vanno prodotti e quanto potrà costarti? Quali sono i tempi necessari ad aprire una attività di Affittacamente o Casa Vacanza a Roma? Di seguito ti spieghiamo come fare e in che modo lo Studio Ri.Bo.Ma. può esserti di aiuto.
Aprire una attività di Affittacamere, Bed and Breakfast o Case vacanza a Roma: lo Sportello Unico per le Attività Ricettive (SUAR) del Comune di Roma e la S.C.I.A.
Per avviare una attività di Affittacamere, Bed and Breakfast o Case vacanza a Roma è sufficiente avere a disposizione un appartamento che rispetti la normativa vigente che regolamenta le attività extra-alberghiere e richiedere le necessarie autorizzazioni, che sono state snellite grazie all’introduzione della SCIA.
Lo Sportello Unico per le Attività Ricettive (SUAR) del Comune di Roma
Una volta verificato che l’unità immobiliare sia conforme e apportate le ristrutturazioni necessarie va presentata una comunicazione allo Sportello Unico per le Attività Ricettive (SUAR) del Comune di Roma.
L’immobile per essere destinato ad attività ricettiva extralberghiera deve possedere i requisiti obbligatori minimi richiesti dal Regolamento Turistico Regionale e dal Regolamento Edilizio del Comune di Roma.
Cosa è la S.C.I.A.?
La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), è la nuova procedura che sostituisce la DIA (Denuncia di Inizio Attività).
Il vantaggio offerto da questo nuovo strumento è quello che con la presentazione della SCIA l’apertura della struttura ricettiva è immediata. Alla SCIA, tramite gli strumenti cartacei o telematici, vanno allegati i documenti necessari per la completa definizione della pratica. Gli allegati variano da regione a regione e si può passare dalla sola planimetria dell’abitazione al contratto di proprietà o di affitto, per arrivare fino alla copia della polizza di assicurazione di responsabilità civile a favore dei clienti.
I passi successivi riguardano l’avvio delle pratiche, gestite dalle locali A.A.P.I.T. o dagli Uffici Turistici, per la classificazione della struttura e per il monitoraggio e la comunicazione degli ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza. Riguardo a queste procedure vanno consultati gli uffici competenti in quanto ci potrebbero essere delle differenze tra regione e regione.
I Comuni possono applicare un diritto di istruttoria per la gestione della SCIA variabile da 30 a 150 Euro.
Le 7 tipologie di strutture ricettive Extralberghiere
Il regolamento regionale per la Disciplina delle Strutture Ricettive Extralberghiere definisce sette tipologie di strutture ricettive:
Affittacamere
le strutture ricettive composte da non più di sei camere, ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati di uno stesso stabile, collegati funzionalmente tra loro, nelle quali sono forniti alloggio ed eventualmente servizi complementari. L’utilizzo degli appartamenti a tale scopo non comporta il cambio di destinazione d’uso ai fini urbanistici
Ostelli per la gioventù
le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento, per periodi limitati, di giovani e di eventuali accompagnatori di gruppi di giovani.
Case e appartamenti per vacanze
Gli immobili arredati per l’affitto ai turisti, esclusa la somministrazione di alimenti e bevande, nonché, di offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non inferiore a tre giorni e non superiore ai tre mesi consecutivi.
Case per ferie
Case per ferie : le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno a fini turistici di persone singole o di gruppi gestite al di fuori dei normali canali commerciali e promozionali, da enti pubblici, associazioni o enti religiosi operanti senza scopo di lucro.
Bed and breakfast
Alloggio e prima colazione: il servizio offerto da parte di coloro che nell’abitazione hanno residenza e domicilio e mettono a disposizione degli alloggiati delle camere con relativi posti letto. Tale servizio, svolto con carattere saltuario o per periodi ricorrenti stagionali, con un periodo di inattività pari almeno a sessanta giorni l’anno, in un massimo di tre camere con non più di sei posti letto, comprende la prima colazione ed è assicurato avvalendosi della normale organizzazione familiare. In ogni caso il soggiorno e il pernottamento non può essere superiore a novanta giorni.
Alberghi diffusi
le strutture ricettive che, in un centro storico con meno di tremila abitanti o in una area urbana omogenea individuata dal comune, forniscono agli utenti alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in unità alloggiative dislocate in più stabili collocati entro una distanza massima di trecento metri, con servizi unitari e centralizzati di reception, ristorazione ed eventuali altri servizi complementari.
Rifugi montani
Le strutture ricettive idonee ad offrire ospitalità e ristoro ad alpinisti in zone isolate di montagna.
Link utili
SUAR / Sportello unico per le attività ricettive: https://www.comune.roma.it/get/index.action?usrSportello=SUAR
Servizi di riscossione reversali: http://www.comune.roma.it/pcr/it/serv_risc_rev.page
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